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L’incontro con Klaas Knot

E’ stato il Governatore della Banca Centrale d’Olanda Klaas Knot, in un Odeon tutto esaurito per la partecipazione di oltre settecento studenti delle scuole secondarie superiori italiane, l’ospite dei grandi incontri del progetto “Young Factor” promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani – Editori, presieduto da Andrea Ceccherini, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena e Unicredit. L’incontro prosegue il cammino già avviato, ormai da anni, dall’Osservatorio Permanente Giovani – Editori nel rilanciare una nuova sfida civile e sociale, tesa a elevare il livello di alfabetizzazione economico – finanziaria degli studenti. Allo stesso ciclo già preso parte il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, Jean-Claude Trichet già Presidente della Banca Centrale Europea, ed il Governatore della Deutsche Bundesbank, Jens Weidmann. “Young Factor” è attualmente l’iniziativa di alfabetizzazione economico – finanziaria leader nel Paese per numero di studenti coinvolti nelle scuole secondarie superiori. Un progetto teso a elevare il livello di alfabetizzazione economico – finanziaria degli studenti italiani. Nell’anno scolastico 2015/2016, 500.207 studenti delle scuole secondarie superiori italiane. Un vero record di partecipazione per un progetto così giovane.
Il Presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani – Editori Andrea Ceccherini nel corso del suo intervento introduttivo, ha sottolineato che

“esiste una relazione diretta tra stabilità finanziaria e alfabetizzazione economica – finanziaria. Tanto è più elevata la seconda, quanto è più elevata la prima. Dove la cultura economico finanziaria è più debole, la crisi è più forte. Vorrà dire qualcosa – si è chiesto Ceccherini – se i Paesi che in Europa hanno meno cultura economico finanziaria sono stati proprio quelli colpiti più duramente dalla crisi. Vorrà dire, forse, che esiste una relazione proporzionale inversa: meno cultura, più crisi”.

Nel proseguire il suo intervento il Presidente Ceccherini dell’Osservatorio ha sottolineato che “l’ignoranza costa, e l’ignoranza economico finanziaria sta costando un prezzo altissimo al nostro Paese. Occorre reagire con coraggio, e all’ignoranza vogliamo opporre più educazione. E’ sotto questo segno che nasce la nostra nuova sfida: alfabetizzare le giovani generazioni in ambito economico finanziario, per renderle più competitive e per lasciarsi, al più presto, alle spalle la crisi che ci tormenta”. L’incontro, condotto dal direttore di Quotidiano Nazionale Andrea Cangini, ha visto come protagonista il Governatore della Banca Centrale d’Olanda che, incalzato dalle domande di Cangini e da quelle degli studenti in sala ha affrontato vari temi: dall’Europa all’Euro, dalla crisi mondiale che ha colpito molti paesi in questi anni a quale è l’immagine che hanno, dell’Italia e degli italiani, i paesi del Nord Europa, fino all’importanza e alla necessità di una maggiore educazione economico-finanziaria dei giovani.

“In Europa – ha detto Klaas Knot – esiste una differenza economica e finanziaria tra i Paesi del nord e del sud del continente. Ma, l’Italia soprattutto, può giocare sulla ricchezza della propria diversità. L’Italia ha un brand conosciuto in tutto in tutto il mondo, una capacità creativa, manifatturiera e di design uniche. Su questa ricchezza l’Italia può competere a livello internazionale”.

Poi, rivolgendosi ai giovani arrivati dalle scuole di tutta Italia, Knot ha sottolineato con forza che

“la formazione economica e finanziaria rappresenta la chiave per iniziare a capire, a prendere le posizioni corrette. E’ un percorso che vi sarà concretamente utile nel corso della vostra vita, quando acquisterete la prima auto, la prima casa, quando dovrete fare i primi investimenti e capire dove mettere i vostri soldi. Qualcosa che, probabilmente, iniziate già a vedere ora che forse avete i primi budget a disposizione. Una buona educazione economica e finanziaria è senza dubbio un elemento in grado di contribuire alla stabilità finanziaria. Che, a sua volta, è alla base di una crescita finanziaria responsabile. Per questo dico che iniziative come ‘Young Factor’, insieme al lavoro svolto dall’Osservatorio, sono realmente importanti per la crescita delle giovani generazioni”.

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